La storia
Barbara (59 anni, 2 figli) dopo 35 anni di lavoro come educatrice professionale, ha lasciato tutto ed è tornata a casa dei genitori per potersi prendere cura di sua madre Maria Grazia (84 anni), dopo aver scoperto che i recenti problemi di salute sono sfociati in un principio di demenza senile.
Maria Grazia, da sempre anima ribelle e viaggiatrice, ha intenzione di realizzare il suo ultimo grande sogno prima che la malattia faccia capolino, quello di raggiungere Capo Nord attraverso un lungo viaggio in Camper, sfidando l’intera famiglia, contraria all’idea.
Storia del viaggio
La vita in camper
Dopo più di un mese ferma a letto, Maria Grazia ha ritrovato l’incredibile energia di una ragazzina, e ha affrontato una settimana di viaggio tra Puglia e Basilicata con grande entusiasmo ed emozione, manifestando quasi paura all’idea di dover tornare a casa, ferma a letto, e inevitabilmente privata di ogni stimolo.
Storia del viaggio
La vita in camper
Dopo più di un mese ferma a letto, Maria Grazia ha ritrovato l’incredibile energia di una ragazzina, e ha affrontato una settimana di viaggio tra Puglia e Basilicata con grande entusiasmo ed emozione, manifestando quasi paura all’idea di dover tornare a casa, ferma a letto, e inevitabilmente privata di ogni stimolo.
Il parere del regista
“Il filo bianco dell’Aurora” sarà un documentario on the road dai molteplici toni.
“Il filo bianco dell’Aurora” sarà un documentario on the road dai molteplici toni.
Una finestra sull’intricato mondo dei rapporti genitori/figli, con l’intento di essere utile a tutti. Tra amore, disperazione e la voglia di recuperare il tempo perduto, il fascino e la purezza di un viaggio come questo possono dar vita ad un prodotto dalla genuina leggerezza, ma allo stesso tempo ricco di riflessioni interiori”.